A Ghilarza è in atto un vero e proprio smantellamento dell’ospedale Delogu.

L’ospedale in questione eroga servizi per le popolazioni dei territori del Guilcer, Barigadu, Montiferru, Marghine, Alto Campidano e parte del Mandrolisai.
La struttura sanitaria ha subito la sospensione dei servizi nel reparto di chirurgia generale con l’interruzione del day surgery, il blocco delle attività di accettazione, assistenza e controllo garantito in precedenza dall’Unità Alzheimer, l’interruzione delle attività negli ambulatori destinati al dipartimento Medicina.
Un ospedale che sopravvive in un limbo, provocato dalla mancata attuazione della nuova riforma sanitaria regionale delle reti ospedaliere. Infatti, la situazione presenta una mancanza ingente di personale sanitario, tra cui medici, infermieri e tecnici, che non assicura la certezza delle cure, gravando pesantemente anche su turni di lavoro non più sopportabili da parte di tutti gli operatori.

Inoltre, il dito viene puntato anche contro il declassamento del Pronto Soccorso che sarebbe destinato a diventare un CET ( centro di emergenza territoriale) che verrà gestito dall’Areus, l’azienda che ha in mano il servizio di elisoccorso sardo, e non dalla ASSL di Oristano.
Da diverso tempo, monta una dura protesta da parte del Comitato Spontaneo dei cittadini in difesa dell’Ospedale Delogu, che ha raccolto 8000 firme e ha un presidio all’ospedale.

Liberu da sempre difende uno dei diritti fondamentali delle persone, ovvero il diritto ad una sanità pubblica, accessibile a tutti e tutte.
In una realtà piccola come quella di Ghilarza, stanno venendo a mancare ulteriori servizi sanitari, determinando una ricaduta negativa sia in ambito economico che dello spopolamento, che non è circoscritto al solo Comune di Ghilarza ma anche ai comuni del circondario, che vedranno un lento abbandono, da parte delle persone, dei territori sprovvisti dei servizi essenziali.

Ci schieriamo al fianco del Comitato in lotta e di tutti i cittadini e tutte le cittadine che, ancora una volta, vedono strapparsi dalle mani l’accesso alle cure essenziali. Invitiamo altresì tutti i cittadini del territorio a sostenere e firmare la petizione proposta dal Comitato.

Lìberu – Setzione “Elianora de Arbarèe”