La mobilità urbana ed extraurbana in un territorio o in una città è elemento che ne caratterizza il livello di vivibilità e quello di civiltà.

La mobilità sostenibile è il primo passo per una città moderna e vivibile e perciò elemento fondamentale di sviluppo per questa città e soprattutto per il centro storico.

Negli ultimi due anni ci siamo impegnati a studiare il tema, abbiamo fatto sit-in con volantinaggio, raccolta firme e incontrato i cittadini residenti e i comitati di quartiere che da anni aspettano l’avvio dei lavori del Centro Intermodale di via 25 Aprile, proponendo un’idea di mobilità pubblica integrata, sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Dice il nuovo sindaco che Sassari dovrebbe tornare a essere il capoluogo del nord Sardegna, siamo d’accordo con questa affermazione, perché Sassari ne ha le potenzialità, ma per fare ciò non si possono trascurare elementi importanti, come l’incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici adeguati ed efficienti ola riduzione del mezzo privato attraverso la limitazione del traffico in alcune zone urbane.

La ZTL avviata da Ganau e peggiorata da Sanna era strutturata male, riguardava una parte esigua del centro storico e prevedeva pochissime aree pedonali, ma la sua totale sospensione da parte di Campus è una misura antistorica (come dice la prof Mazzette nell’ articolo su La Nuova del 9 agosto) ma sopratutto è indice di una visione di Sassari e del mondo retrograda socialmente ed ecologicamente pericolosa. Così come è antistorico pensare di realizzare ulteriori parcheggi interrati in centro come quelli che Campus propone in piazza Università, o in Piazza Colonna Mariana o peggio ancora al Fosso della Noce, senza considerare l’evidente rischio di una alterazione irreversibile dell’equilibrio idrogeologico e il prezzo della futura impossibilità di realizzare un Parco Urbano nelle Valli.

Eppure sappiamo tutti che, da almeno 25 anni in tutte le città d’ Europa, in particolare dopo la diffusione della “Carta di Friburgo” e dei dati relativi all’inquinamento urbano, si stanno sperimentando in maniera massiccia progetti di abbandono del trasporto privato attraverso l’incentivazione di strumenti come, ZTL, aree pedonali sempre più ampie, mezzi pubblici gratuiti (Berlino) ed ecologicamente sostenibili e aree di interscambio modale periferiche.

Noi di Liberu concordiamo con la proposta del Comitato Metrotranvia sulla revisione del progetto del Centro Intermodale e sulla riorganizzazione del trasporto su rotaia che prevede la realizzazione del lotto 2 e 3 di Sirio, l’elettrificazione della linea Sorso – Sassari, il collegamento di Sirio fino all’ aeroporto di Fertilia, la riqualificazione della 131ecc. senza costi aggiuntivi rispetto agli importi già previsti. Ma secondo noi per intervenire efficacemente sul tema bisogna avere una visione complessiva del trasporto pubblico e privato e contestualmente una idea chiara e credibile di riqualificazione urbana del centro città.

A partire da questo è fondamentale: investire le risorse nei mezzi pubblici che devono essere più economici ed efficienti; la riproposizione di una area ZTL più ampia che riguardi tutta la città entro le mura con ampie zone interamente pedonalizzate; l’avvio di interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e di incentivi per quello privato; la riqualificazione immediata dell’ area di via 25 Aprile con area parcheggi, capolinea degli autobus e zona verde ricreativa e sportiva in superficie.

Liberu – Sezione 28 Aprile, Sassari