Libe.r.u. ritiene che in questo momento particolarmente difficile per il settore della pastorizia ogni cittadino sardo debba schierarsi al fianco dei pastori.
Quella che è la spina dorsale della nostra economia sta attraversando uno dei momenti più duri, con il crollo del prezzo del latte a cui si vanno ad aggiungere gli effetti di una siccità straordinaria.
Il mondo delle campagne è allo stremo e la politica dimostra ancora una volta la sua insensibilità verso un settore che occupa migliaia di persone, che tra mille difficoltà garantisce l’esistenza e la permanenza in Sardegna di migliaia di famiglie.
La produzione agricola complessiva quest’anno è crollata del 40%, i pastori sono rimasti senza pascoli, con la raccolta di fieno dimezzata e il prezzo dei mangimi alle stelle.
Lo Stato italiano, che ha investito migliaia di miliardi di fondi pubblici per il salvataggio di banche, cliniche private, industrie, settori economici e potentati in mano a grandi élite economiche e finanziarie, ora pensa di fare le orecchie da mercante con i pastori sardi.
La politica non può abbandonare a sé stessi migliaia di lavoratori in difficoltà per scelte e situazioni non causate e non volute da loro, per cui è necessario che il governo italiano riconosca subito lo stato di calamità naturale su tutto il territorio sardo e che il governo regionale proceda all’immediata applicazione dei benefici conseguenti.
Libe.r.u. si schiera al fianco delle rivendicazioni dei lavoratori delle campagne e dei pastori del MPS, sostenendo la loro giusta richiesta di sostegno in questo momento di estrema difficoltà, un aiuto che non deve essere considerato come una elargizione assistenziale ma come un pubblico investimento in difesa della nostra economia.
Libe.r.u. ritiene altresì che, al di là dell’emergenza immediata a cui va comunque posto rimedio, il problema delle campagne sia di carattere strutturale e la sua risoluzione stia nella volontà politica (finora assente) di costruire investimento in coordinamento e progettualità che mirino non ad una serie di misure transitorie, ma ad una programmazione capace di rivedere alla base i meccanismi che ciclicamente mettono la pastorizia in ginocchio.
La politica non può voltare le spalle e lavarsene le mani!
Semus totus pastores!

Libe.r.u. – Lìberos Rispetados Uguales