In Sardegna c’è una questione irrisolta che dura da oltre un secolo. Si chiama “Questione Sarda” ed indica la somma delle contraddizioni di carattere sociale, economico, politico, culturale, nazionale derivati dal rapporto tra la dominazione italiana e il diritto all’autogoverno del popolo sardo.
Queste contraddizioni hanno creato vicende drammatiche nel corso del tempo, con spaventose crisi economiche, occupazione militare, emigrazione di massa, destrutturazione sociale, processi di deculturazione forzata, impoverimento generalizzato, spopolamento, inquinamento di vaste aree.
L’autonomia speciale non sembra essere riuscita a garantire né la naturale aspirazione dei sardi all’autogoverno, né tantomeno la risoluzione di queste contraddizioni.
Alla luce del palese fallimento della giunta regionale a guida sardista, esiste nel centrosinistra sardo una proposta alternativa che si ponga l’obiettivo di affrontare queste annose problematiche partendo dalla risoluzione della contraddizione principale che le ha innescate? Esiste in quest’area politica una visione, una prospettiva, una volontà concreta di affrontare i nodi irrisolti della questione sarda con una proposta praticabile che rivendichi maggiori spazi di autogoverno per la Sardegna?