Sabato sera a Golfo Aranci Liberu ha partecipato alla manifestazione organizzata dal comitato Maremosso.
Un comitato di cittadini che si oppone alla paventata ipotesi di trasformazione del semaforo di Capo Figari in un Hotel di lusso. Il manufatto che verrà trasformato è stato utilizzato da Guglielmo Marconi per la prima comunicazione radio ad onde corte e risalente al 1890, è quindi un edificio storico vincolato dalla Soprintendenza e si trova all’interno di una ZPS (zona di protezione speciale), inoltre fa parte della Rete Natura2000 sottoposta anche alla normativa SIC, quale sito di interesse comunitario.
Sono preoccupanti le conseguenze di una tale scelta in termini di alterazione ambientale e paesaggistica posto che si procederà alla creazione dei servizi necessari al funzionamento dello stesso, quali ad esempio strade, fogne, energia elettrica.
L’Agenzia del Demanio, pochi giorni fa, presentava il suo piano strategico con queste parole: “è impegnata a tutelare, migliorare, valorizzare gli edifici pubblici per renderli moderni, sicuri e disponibili per queste e le future generazioni. È nostro dovere evitare che il bene finisca in una situazione di abbandono, cercando soluzioni utili ed economicamente vantaggiose…”. Seppure le intenzioni appaiono condivisibili, la nostra esperienza ci insegna che in Sardegna al momento non abbiamo mai visto una vera rifunzionalizzazione e salvaguardia di edifici, nell’ottica di destinarli ad housing sociale, residenze universitarie o musei, da affidare a cooperative di giovani come potrebbe essere in questo caso.
Al contrario abbiamo visto edifici testimoni anche di avvenimenti storici, presenti in luoghi particolarmente di pregio nelle vicinanze del mare, trasformati in banali luoghi di ristorazione, aperitivi al tramonto, chiassose serate di divertimento con l’unico scopo di accrescere il profitto del privato a discapito della tutela di un bene pubblico e degli interessi pubblici.
Le belle intenzioni trovano declinazioni molto differenti e la vicenda di Punta Giglio ne è stata un esempio. Sosteniamo dunque il comitato che con lungimiranza si oppone ad una trasformazione non trasparente. Liberu seguirà l’evolversi della vicenda ed esprime solidarietà e sostegno al comitato.
#Liberu