Accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura dell’Hospice di Nuoro con l’arrivo della dott.ssa Sirca, pneumologa assunta a tempo indeterminato. Una decisione tanto attesa e che ci aveva portato anche ad organizzare una raccolta firme per chiedere le dimissioni della commissaria Cherchi, colpevole di non aver mantenuto gli impegni dopo aver assicurato pubblicamente la piena ripresa delle attività per lunedì scorso. Una richiesta di dimissioni che in poco tempo aveva già superato il migliaio di sostenitori, a riprova dell’indignazione generale per l’ennesima promessa non mantenuta.Dopo una falsa ripartenza e le promesse mancate di una precedente riapertura, finalmente sembra giungere a conclusione la vicenda che ha visto impegnato tutto il territorio e tutta la Sardegna, da parlamentari ad amministratori regionali e comunali, con il fortissimo apporto di associazioni, di liberi cittadini e di partiti politici tra cui il nostro, sempre in prima fila anche in questa battaglia.Ci auguriamo che da questo momento il reparto possa proseguire il suo normale servizio, e per questo vigileremo attentamente.Ma i problemi della sanità sarda, e delle zone interne in particolare, sono tutt’altro che risolti.Assieme alla notizia della riapertura dell’Hospice infatti arriva quella dell’imminente chiusura del reparto di Emodinamica del San Francesco di Nuoro. Una sanità che va al collasso e che pregiudica radicalmente il diritto alla salute e alla felicità dei nostri cittadini.Le nostre bandiere dopo la vittoria dell’Hospice riprenderanno a sventolare per sostenere un’altra battaglia, per difendere nuovamente il diritto dei cittadini sardi ad avere una sanità pubblica, gratuita e per tutti.
Liberu – Lìberos Rispetados Uguales