Le elezioni comunali del 2020 hanno rappresentato per l’indipendentismo un’occasione utile per ritagliare degli spazi di rappresentanza nelle amministrazioni locali. Sebbene la presenza indipendentista sia stata a macchia di leopardo, in alcuni comuni si è riusciti a fare eleggere nuovi rappresentanti o a confermare quelli uscenti.
Uno dei dati più importanti da registrare è il fatto che, mentre l’indipendentismo sta finalmente giungendo a una sintesi con la scomparsa della miriade di sigle microscopiche e cartelli vuoti, nel territorio siano presenti tanti indipendentisti che si mettono in gioco per la loro comunità. Questo denota una volontà diffusa di fare politica attiva e concreta, un segnale molto positivo.
La presenza nelle amministrazioni comunali è a nostro avviso un passo molto importante per il radicamento e la crescita dell’indipendentismo, perché permette di portare la nostra politica a contatto diretto col cittadino nel territorio. Questo aspetto è sempre stato considerato un tema di grande interesse nelle teorizzazioni di tanti indipendentisti, ma purtroppo è stato posto in essere in maniera discontinua e estemporanea. E’ necessario invece che questa tattica della presenza indipendentista diventi sempre più stabile e consueta, con una auspicabile partecipazione assidua di formazioni e di singoli indipendentisti alle elezioni comunali, nonostante l’aberrante sistema elettorale che le regola, per poter conseguire due fattori molto importanti per il movimento di liberazione nazionale: la presenza diffusa di indipendentisti sempre più organizzati nel territorio nazionale; la formazione di una classe politica indipendentista che faccia esperienza con la macchina amministrativa.
All’interno di quest’ottica noi come Liberu cerchiamo sempre, ove possibile, di organizzare i nostri candidati in liste civiche slegate dall’influenza di partiti italiani e, qualora non fosse possibile per le condizioni date, cerchiamo comunque di costruire fronti civici o misti da contrapporre ai principali blocchi coloniali di centrodestra e centrosinistra, specialmente nelle realtà maggiori. Questo orientamento è da ritenersi indicativo e legato alla contingenza, oltre che alla possibilità soggettiva di incidere nella decisione, ma riteniamo di fare tutto il possibile per cercare di portarlo a termine. Laddove invece riteniamo di avere forza sufficiente, organizziamo direttamente liste di Liberu che rappresentino appieno le istanze della sinistra indipendentista e che siano punto di riferimento di tutto l’indipendentismo.
Con quest’impostazione abbiamo dunque partecipato alle elezioni comunali appena concluse, sostenendo singoli candidati di Liberu all’interno di liste civiche a Mamoiada, Torpè, Urzulei, ma anche in grandi centri come Quartu, e presentando invece liste ufficiali di Liberu laddove ritenevamo di essere in grado di farlo, come è stato a Nuoro, all’interno di una coalizione civica, e a Fordongianus con relativa candidata sindaca.
La nostra è una tattica volta a portare gli indipendentisti all’interno delle istituzioni, con una condotta pragmatica ma allo stesso tempo senza abbandonare i nostri saldi principi, perseguendo sempre l’obiettivo primario di scalzare la politica italiana dalle nostre istituzioni per sostituirla con quella indipendentista. Una tattica messa in atto da tempo e che, lentamente, sta iniziando a premiare e permettere che in alcuni posti dove ieri sedevano i consiglieri vicini ai partiti italiani oggi siedano i nostri consiglieri di Liberu, pronti a sostenere un nuovo modo di fare politica e occuparsi del territorio.
In questa tornata siamo stati in grado di ottenere dei risultati importanti, vediamo quali.
Innanzitutto a Fordongianus dove la lista di Liberu, che si presentava con proprio nome e simbolo ed esprimeva una candidata sindaca, pur non essendo riuscita a vincere ha ottenuto tre consiglieri di opposizione (Maria Manai, Pietro Nurchi e Riccardo Mura) e un ragguardevole 18%. Una percentuale notevole se rapportata al fatto che non si è trattato della classica lista civica alternativa, ma di una lista con nome e simbolo del partito della sinistra indipendentista.
A Torpè la lista civica sostenuta da Liberu ha vinto le elezioni e il nostro consigliere Marco Zirottu è stato appena nominato assessore alla Cultura.
Anche a Urzulei ha vinto la lista civica sostenuta da Liberu, con l’elezione a consigliere del nostro Gigi Carreras.
A Mamoiada Patrizia Gungui, assessora uscente e distintasi anche per iniziative eclatanti come la sostituzione di nomi di vie dei Savoia in favore di patrioti sardi, non è per ora riuscita ad essere eletta ma è la prima dei non eletti.
A Quartu Giulia Lai, candidata nella lista civica di Graziano Milia, ha ottenuto un ottimo risultato e ha contribuito a portare le istanze di lingua, storia e cultura sarda nel programma della coalizione che governerà la terza città della Sardegna.
A Nuoro la lista di Liberu ha sostenuto la coalizione di liste civiche del candidato indipendente di sinistra Francesco Guccini che ha ottenuto il 9%. Liberu ha ottenuto un incoraggiante 4,6% di lista e ha animato il programma della coalizione con le tematiche proprie della sinistra indipendentista. La voce di Liberu entra dunque per la prima volta anche nel comune di Nuoro.
Al di là di questi risultati inerenti il nostro partito, esprimiamo grande felicità per l’elezione della sindaca di Olzai Maddalena Agus di Sardigna Natzione, con cui abbiamo condiviso tante lotte ed esperienze, e per i due consiglieri di Progres Luigi Todde e Gabriele Cossu a Samugheo e Pabillonis.
Ci congratuliamo anche per l’elezione di altri consiglieri singoli che si richiamano alle proposte dell’indipendentismo e ci auguriamo che il loro lavoro li porti ad abbracciare una progettualità più ampia di livello nazionale.
Crediamo che complessivamente le comunali 2020, pur con le ovvie difficoltà legate al particolare periodo storico, abbiano rappresentato un passo avanti per l’indipendentismo e un presupposto promettente per la formazione di nuovi amministratori che portino avanti, anche nelle istituzioni, la lotta per assicurare al nostro popolo il diritto di vivere prospero, libero e felice sulla sua terra.
Liberu – Lìberos Rispetados Uguales